giovedì, dicembre 18, 2014

Yakutian Horses


                                               
LA Yakut, CAVALLI SELVAGGI dell'Artico: Lontano, molto lontano da qui, dall'altra parte del mondo, esiste una razza di cavallo che è diverso da qualsiasi altro, il Yakut. Vivono in un paese congelato chiamato Yakutia, in estrema Siberia nordorientale, e sono gli unici cavalli del mondo che possono sopravvivere all'interno del Circolo Polare Artico. Chi avrebbe potuto immaginare che un cavallo possa sopportare una temperatura di -70 gradi durante i nove mesi di inverno artico? Nessun altra razza offre un tale meraviglioso esempio di un perfetto adattamento al suo ambiente.

Il loro piccolo e compatto formato mantiene bene il calore, e sono dotati di cappotti pesanti, criniere e le code. Si accumulano fino a 70 chili di grasso corporeo durante i mesi estivi, quando si tratta di un mite 40 gradi, per aiutare meglio a sopravvivere per tutto l'inverno. Anche il loro bio-meccanismo interno si trasforma per regolare il ritmo e il volume del loro respiro per risparmiare energia. E questo cavallo sorprendente è benedetto con un eccezionale senso dell'olfatto, rendendo più facile trovare tutto ciò che vi è a pascolare durante l'Artico semi-oscurità, e con abbastanza zoccoli duri per raschiare via il ghiaccio per raggiungere i rari pezzetti di erba.


io non sapevo che esistesse questa razza.
Anche miei cavalli sono dotati di cappotti pesanti per mantenere bene il calore...però non so se resistono freddo siberiano... Tanto vivono in Italia dove non esiste il freddo di -50 cradi. La regione russa detiene il record di luogo piu gelido del mondo.

Fulmine con il cappotto invernale

martedì, dicembre 09, 2014

Prima neve della stagione...



mercoledì, novembre 05, 2014

In tutto il mondo esiste la tradizionale festa di HALLOWEEN. Ormai noi in Fontana fredda la festa facciamo gia qualche anno. Con ricchi di cibi e dolci speciali...
...vermi per ragni...
...occhi mangerecci...
..topini e dite mozzate


...cimitero delle streghe...






... famosa zuppa di zucca nella zucca...ecc...
Prepariamo la spaventa spiriti con i bigliettini su qui  ogniuno ha scritto le cose che vuole cancellare dal proprio passato, bruciando cosi i nostri brutti passati col grande rogo.















cavalli, fantasmi e strega...










HAPPY HALLOWEEN!!!

martedì, ottobre 21, 2014



Mi è venuta l’idea di  andare a cercare l’Artemisia, “bun mègu” come viene chiamata in dialetto di Cosio perche vorrei fare fermifuga per i cavalli. Al posto di usare roba chimica ci provo con le erbe. Non l’ho mai fatto prima d’ora, quindi è una prova. Una volta questa erba  veniva considerata una panacea che curava tutti i mali. Nei tempi più antichi questa pianta era assocciata all’idea della magia, efficace contro i fulmini e la peste. E avrebbe protetto chiunque lo avesse colto nella notte del 24 giugno e conservato in casa.


 E poi ho già usato il decotto di fiori di Camomilla di montagna, per fare  impacchi agli occhi dei cavalli, contro la congiuntivite. Ho fatto anche seccare dei fiori da conserevare per l’inverno nel caso servissero...  Anche questa pianta nella antichità veniva usata per scacciare  il malocchio e le malattie.
 
Qualche anno fa un nostro amico dal Marocco, ha insegnato cosa fare in un attacco di colica. Una usanza marocchina, questa me la tengo come un segreto però. Ognimodo funziona anche se sembra impossibile. Poi un altra cosa che funziona bene è la crusca... Una volta l’ho usata per un pus che si era formato sotto la coda di Fanny. Ho messo un impacco di crusca sul pus per un paio di giorni in modo che buttasse fuori tutto suo contenuto, dopo di che è cominciata la guarigione e in pochi giorni era sparita. Tanto per scrivere alcuni miei usi “veterinari”. Adesso andiamo contro l’inverno e le erbe non si raccolgono piu. Infatti non ho trovato nemmeno bun mègu. Questa primavera ce ne sarà in abbondanza, allora si fa poca fatica ad averlo. Qui a Cosio d’Arroscia abbiamo il museo delle erbe. Se qualquno capitasse in questa zona vale la pena visitarlo. Sono le erbe di questa alta valle fra le quote di 420 e 1920 m s.l.m.

E se non trovo le erbe ci sono tanti tamburelli. Ci sono dirittura le regole come raccolgliere i funghi. Vanno raccolti interi, senza tagliarli alla base, facendoli ruotare leggermente senza dare danno alla parte del fungo che rimane nel terreno. I miei cani e cavalli li schiacciano, calpestano da tanti che ci sono.
 










...e poi non parliamo delle castagne. Le castagne sono un goloso e nutriente regalo dell'autunno... I cavalli ne vanno matti.


sabato, agosto 30, 2014

Prati di Isole


Questa volta abbiamo scelto di andare a Dova  alla Cappeletta di San Bernardo (territorio di Cosio d'Arroscia) ma arrivando al posto in cui si prende la mulattiera, abbiamo trovato una barra chiusa con il lucchetto.













Non essendo potute arrivare all'Alpe di Cosio, per ammirare il panorama delle Alpi Liguri ( Monte Saccarello, Cima Missun e Monte Bertrand) e visitare la cappelletta di Dova, ci siamo fermate ai prati di Isole (Località di Isole).  Anche questo è un posto bello sulla lunga riva del Tanarello. D'estate è piena di campeggiatori. Noi non abbiamo trovato nessuno ma un pò di sporcizia sui prati lasciata dai festaioli...


 tanta Camomilla per fare la tisana
e  Genziana maggiore  per  liquore digestivo


 














Leo ha voluto fare un tuffo nel fiume dove scorreva poca acqua...



Leo, io e Fulmine in cammino sulla strada...

Ci fermiamo a salutare le mucche  al pascolo
 
Che bella questa mucca
Sempra la mucca della filastrocca

 FILASTROCCA DELLA CALMA MUCCA (Bruno Tognolini)
Sono la mucca, cammino piano. Mastico l’erba e guardo lontano.
I giorni passano e passano ancora. E io li mastico ora per ora.  
Il sole splende, il mondo scintilla.Io sbatto gli occhi e lo guardo tranquilla.
La pioggia cade sulla mia schiena. Io chino il capo e la accolgo serena.
Mosche si posano sulla pelliccia. Io non mi muovo, la coda le scaccia.
Cani che abbaiano, corvi volanti. i guardo un poco, poi guardo avanti.
Il sole cala, domani ritorna. Io lo saluto levando le corna.
Sono la mucca, sono la vacca.Faccio con calma perfino la cacca.
Cacca di mucca, concime sereno. Fatto di fiori, di fiumi, di fieno.
ci vuole calma di grande animale.Per fare bene una cosa che vale.
Grande animale sereno e stanco. Per fare il latte più buono e più bianco.

    giovedì, agosto 21, 2014

    Animazione con i bimbi a FontanaFredda il 9.8.2014







    Se rovescio un bicchiere pieno d'acqua???
    Caramella in bocca senza usare le mani
    Raccogliere la bottiglia da riciclare per un riutilizzo creativo fai da te...
    (Magari la prossima volta...)
    Sono talmente belli i cartoncini "stesi" con le mollette colorate
     Chi trova la carota?
    Fulmine se la merita una bella, anzi tante belle, carote